Versi perversi
Allora, ve lo dico subito: questo libro mi fa impazzire. Con le puzzole lo abbiamo quasi imparato a memoria a furia di rileggerlo a voce alta...
L’Irlanda è un paese meraviglioso.
Ha un sacco di cielo, molto più di quello nel Regno di Principonia. E cambia in continuazione: prima è azzurro pennarello, poi si scolorisce e si riempie di nuvole, dopo diventa scuro come la faccia de Il Re mio padre quando mi rifiuto di mangiare i broccoli, poi fa piovere a scrosci freddi, torna asciutto e si colora di giallino, con il sole che spinge per uscire. E tutto in un momento.
Senza contare che l’Irlanda è piena di verde. Quel verde così verde che somiglia alle caramelle doppia menta della scatolina segreta di mia madre La Regina, dopo che le ho succhiate e sputate a metà perché sono troppo forti.
Anche il Principe Frollo l’amerebbe alla follia se non fosse troppo occupato ad aprire e chiudere l’ombrello a forma di ranocchio, che gli ha regalato la zia Minù e che deve usare per forza, anche se lo fa sembrare più scemo di quello che è, perché la zia è grossa come l’orco del fagiolo magico e anche piuttosto permalosa. E l’ombrello non sarebbe neppure la parte peggiore, perché quando torna sereno e lo mette via, si vede il cappello che deve indossare per preservare la sua salute cagionevole e il suo carattere lamentoso. E il cappello, sempre regalo della medesima zia, ha due orecchie da topo.
Meno male che la gente di qui è abituata alle strane creature. Ce n’è una molto famosa che, proprio durante la festa di San Patrizio, apre le sfilate, si chiama Leprechaun e somiglia tanto al Principe Frollo, ha i capelli rossi ed è vestita di verde, con un bel cappello a tuba in testa. Però il Leprechaun è una specie di folletto, molto furbo e spiritoso, adora fare gli scherzetti ed è pure un po’ magico. Il Principe Frollo è molto meno interessante, l’unica magia che sa fare è camuffarsi nello sfondo quando è ora di pranzo e non vuole mangiare.
Magari se fosse nato in Irlanda, invece che nel barbosissimo Regno di Principonia, ora starebbe seduto alla fine di un arcobaleno a vegliare su una pentola piena d’oro ed io sarei la migliore amica di personaggio famoso in tutto il mondo.
Invece che di un Principe lagnoso e imbranato come Frollino.